La purtroppo solo toccata e fuga a Valencia è stata l’ennesima opportunità affascinante svolta grazie all’interessamento di Roberto Cimberio che ha mi segnalato ad Antonio Quesada dell’Azienda “eyesynth”.
In sostanza, Antonio sta sviluppando un ausilio, un paio di occhiali, che permette ai ciechi di sentire l’ambiente in cui si muovono.
Occhiali che “leggono” oggetti e ostacoli comunicandoli alla persone che non vede tramite un fruscio che definiscono margini e spazi.
Percepire cosa mi stava intorno o di fronte come se vedessi è stata una emozione forte.
Emozioni condivise con Antonio, la sua gentilissima collaboratrice Cristina Hernandez e gli amici che mi hanno accompagnato in questo viaggio lampo.
Oltre alle mie sensazioni personali è bello sapere e constatare ogni giorno quanto la tecnologia stia facendo passi da gigante riguardo ogni disabilità migliorando notevolmente la qualità della vita, nello specifico di chi non vede. Certo, serve ancora molta ricerca, il necessario sviluppo e soprattutto alimentare cultura in questo senso per combattere diffidenza e paure ma ben venga ogni spiraglio per aumentare l’autonomia di chiunque, a partire da quella dei bambini che anche in casa come a scuola potrebbero arrivare a muoversi da soli. Insomma, il progetto di “eyesynth” come ogni altro dedicato a chi non vede mi piace e spero possa diventare utile e alla portata di tutti. Avanti tutta! Gallery